giovedì 11 febbraio 2010

direzioni diverse.

non so bene cosa possa essere ma mi da l'idea che lo possa fare un animale.ricordare le cose,le persone e le giornate con i colori tipo martedì:arancione mercoledì:grigio oggi decisamente marrone.è una cosa da animale me la aspetterei da un tasso o una faine questi animali mezzi roditori.
Questi sono gli unici pensieri che mi attappano la mente invece di pensare a come spinoza tratti degli attributi infiniti o alla vita di gian battista vico o al grammelot o alla rivoluzione francese io penso all'arancione.è davvero un colore di merda l'arancione.
Non mi sento più capace di far niente,mento inesorabilmente alle mie amiche perchè non le sopporto più e poi mi lamento se sono solissima.in realtà sono felice.oggi.se non ci fosse tutta quella gente che fa finta di far bene le cose starei meglio.forse ancora non hanno capito di quanto inutile è fingere di sapere o di fare.fai.e basta non angosciarti. le cose,dio quanto sono semplici,invece nooo figurarsi se possiamo dire che ad esempio non siamo per la democrazia ma per la dittatura è a prescindere un'idea sbagliata.no cazzo,io l'ascolterei una persona così.
o forse boh sono io che mi nascondo sotto le finte regole degli altri per nonn vedere quanto nulla sono io.
il tè che mi sono fatta fa schifo.
e poi non sono neanche una di quelle a cui piacciono i libri vecchio usati con le pagine ingiallite,cazzo,mi fanno schifo sono io che a forza di sfogliarli e di fumarci sopra li farò diventare ingialliti.sei nulla se ti piacciono,vuoi lasciare 0 sulle cose.o forse sono io che sono un animale e marchio tuttto.non so come mi è venuto in mente forse perchè qui in sala è pieno di libri vecchi e l'odore che fanno mi brucia su per le narici,in generale sì.sono per le cose nuove io.
la cosa che più mi angoscia oggi è domani,so tutto quello che succederà,tutto quello che farò.per prima cosa mi svegliaro pensando che sono la persona più felice in quel letto da sola,ti senti tutte le membra al posto giusto e la pelle liscia che scivola sulla coperta poi cibatte felpa doccia vestiti,che non mi convinceranno mai,giacca sciarpa borsa.poi esco 10 minuti di camminata annoiata perchè oggi mi scorderò di caricare l'ipod.stazione treno,con il suo caldo appiccicoso di bocca appena svegliata autobus lo stesso scuola in quella stanzetta verde.mi giustificherò con filosofia anche se so molto più degli altri è l'unica materia nella quale tengo a fare interrogazioni dignitose e so che domani mi arrabatterei.italiano o non so che e altre stronzate così.autobus,treno,porto a sviluppare il rullino.casa.spagnolo,computer,letto e tutto daccccapo.
dovrei cambiare musica sull'ipod o cambiare giacca penso che siano cose che mi scuoterebbero in modo da non pensare al suicidio almeno non per ora.

lunedì 1 febbraio 2010

in realtà questa schifezza l'ho scritta ieri.

di nuovo un risveglio,di nuovo un letto non mio.mi metto a pensare che non posso continuare così e forse non voglio,dovrò dormire qualche giorno nel mio letto.poi penso.mi sono svegliata in salone con il matto del palazzo che urlava al di là della porta che lui era dio.ho aperto la porta,assonnata ho detto a mario di andarsene che stavo dormendo e lui mi ha detto 'scusa piccola' .non ho potuto fare a meno di sorridere,lo conosco da quando abito qui e mi ha sempre fatto i complimenti per le bambole che portavo a passeggio da piccola dentro il passeggino.
in camera mia dorme un bell'uomo di due metri,sono felice ma devo aspettare i miei sono ancora in casa.
dopo una furiosa litigata di una sera sono riuscita a farli andare da soli al compleanno di mia nonna e lasciarmi a casa con andrea.stanno per uscire,faccio finta di dormire non voglio sentire raccomandazioni che poi non seguirò.sento le labbra calde di mia madre che mi sfiorano la fronte (cazzo sì mi bacia come si baciano i morti)e dopo un po' di rumori di chiavi di tacchi e di passi escono.guardo l'ora cazzo stanno rientrando mi sforzo di ricordare la posizione in cui mi avevano lasciata e la riprendo mi viene un po' da ridere mi è sempre venuto da ridere a fare finta di dormire,entra mio padre e apro gli occhi ero certa che non mi avrebbe guardata.prende il cellulare e riesce.è sempre stato così non mi ha mai dato affetto.
dicevo,mio padre esce e finalmente guardo l'ora 10.34 prima del previsto arrivo in camera mia.odore di uomo mhh.tiro su una serranda faceva schifo il tempo fuori ma non ci ho fatto caso,andrea si gira e fa 'ero sveglio è da un sacco di tempo' mi metto a ridere ha la voce impastata da chi ha dormito fino a quel momento.mi accuccio su di lui e lo bacio.lo amo.mi fa entrare sotto le coperte e lo facciamo.
colazione con una fame incredibile,biscotti caffèlatte spremuta ed erba.sentivo ancora la puzza der filettaro addosso,l'erba l'ha mandata via.
finita la canna ci sdraiamo sul letto,lo rifacciamo.quando ci alziamo era ora di pranzo,la fame chimica e quella post sesso ci assalgono.abbiamo svuotato il frigo.altra canna.altro sesso.poi abbiamo fatto delle foto mezzi nudi su un altro letto mentre mi vestivo per uscire ,mi piace fumare con lui,so che non mi succederà niente,in realtà mi piace stare con lui anche perchè so che può prendermi a parolacce appena vuole e può farmi sentire uno schifo con un nome.forse sì è er quello che la gente sta insieme perchè sappiamo che rischiamo da morire con quella persona ma che senza sarebbe peggio.passeggiata sul mare. un freddo tremendo foto alla gente,la più orrenda mai vista,casa.

addii e promesse di ripassare un finesettimana così.